Giallo e Noir i generi letterari del mistero tra libri e cinema

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Giallo e Noir i generi letterari del mistero tra libri e cinema

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Il giallo, o noir come viene chiamato talvolta, è uno dei generi letterari più popolari della narrativa moderna.
Nato nel XIX secolo, si è evoluto nel corso dei decenni, diventando un vero e proprio fenomeno culturale che ha influenzato non solo la letteratura ma anche il cinema, la televisione e la cultura popolare in generale.

Il giallo si caratterizza per la presenza di un delitto, solitamente un omicidio, che viene risolto da un detective, spesso un poliziotto o un investigatore privato. L'aspetto centrale del giallo è dunque l'enigma da risolvere, che viene presentato al lettore sotto forma di indizi e misteri da interpretare. La tensione è un altro elemento centrale del genere: il lettore viene coinvolto nella risoluzione del caso e la narrazione procede attraverso colpi di scena, svolte inattese e false piste.

Uno dei primi autori a utilizzare questo stile narrativo fu Edgar Allan Poe, con opere come "I delitti della Rue Morgue" e "Il mistero di Marie Rogêt". Questi racconti, che possono essere considerati dei precursori del genere, presentano un investigatore, Auguste Dupin, che risolve i casi grazie alla sua abilità di analisi e deduzione.

Negli anni successivi, il giallo si evolse e si diffuse in Europa e in America. In Inghilterra, il genere prese il nome di "detective story" e autori come Arthur Conan Doyle, con le sue avventure di Sherlock Holmes, e Agatha Christie, con il suo personaggio di Hercule Poirot, diventarono famosi in tutto il mondo. In Francia, il giallo prese il nome di "roman policier" e autori come Georges Simenon, con il personaggio di Maigret, e Raymond Chandler, con le sue storie di Los Angeles, divennero celebri.

Il giallo si diffuse anche in Italia, dove nacque il genere del "giallo all'italiana", caratterizzato da un maggior realismo e dalla presenza di elementi sociali e politici. Tra gli autori più importanti di questa corrente si possono citare Leonardo Sciascia, Giorgio Scerbanenco e Carlo Lucarelli.

Una curiosità sul genere del giallo è che molti autori di questo genere hanno anche lavorato come giornalisti o in altri campi della comunicazione. Raymond Chandler, ad esempio, lavorò per molti anni come sceneggiatore a Hollywood, mentre il francese Léo Malet, autore della serie di Nestor Burma, fu un noto critico cinematografico.

Un altro elemento interessante del giallo è la sua capacità di riflettere la società in cui viene scritto. Le storie di Agatha Christie, ad esempio, offrono uno spaccato della società inglese del suo tempo, mentre i romanzi di Raymond Chandler sono un ritratto della Los Angeles degli anni '40 e '50. In Italia, il giallo all'italiana si caratterizzò per la presenza di temi come la mafia e la corruzione.

Il Giallo-Noir che ha anche influenzato altri campi della cultura popolare come ad esempio il cinema. Dalle prime rappresentazioni cinematografiche del genere, come il film muto "Il gabinetto del dottor Caligari" del 1920, fino alle produzioni contemporanee come "Gone Girl" (2014) e "Knives Out" (2019), il giallo-noir è stato una fonte di ispirazione per molti registi e sceneggiatori.

Uno dei registi più famosi che si è ispirato al genere del giallo è Alfred Hitchcock. Hitchcock è stato uno dei registi più innovativi del cinema del XX secolo e ha utilizzato molti elementi del giallo nei suoi film. Ad esempio, "Psycho" (1960) è stato ispirato dalla figura di Ed Gein, un serial killer americano degli anni '50. Il film è stato un grande successo al botteghino e ha influenzato molti altri registi.

Un altro regista che ha fatto del giallo la sua specialità è Dario Argento. Argento è stato uno dei principali rappresentanti del "giallo all'italiana" degli anni '70 e '80, ed è noto per i suoi film come "Profondo Rosso" (1975) e "Suspiria" (1977). I film di Argento si caratterizzano per l'estetica surreale e onirica, la presenza di musiche originali e la violenza esagerata.

Il cinema americano ha prodotto molti film noir negli anni '40 e '50, con registi come Billy Wilder e John Huston. Questi film si caratterizzano per l'atmosfera cupa e il cinismo dei personaggi. Tra i film più famosi di questo periodo si possono citare "Il grande sonno" (1946) con Humphrey Bogart e Lauren Bacall, e "L'angelo del male" (1955) con Robert Mitchum.

Negli anni '70, il giallo ha subito un'evoluzione grazie all'influenza del cinema d'autore europeo. Il regista francese Jean-Pierre Melville ha portato un approccio più riflessivo al genere con i suoi film "Il cerchio rosso" (1970) e "Un'arme dans la tête" (1979). Il regista americano Brian De Palma ha invece utilizzato il genere per creare film di suspense come "Vestito per uccidere" (1980) e "Body Double" (1984).

Negli anni '90, il giallo ha subito una rivitalizzazione grazie a registi come Quentin Tarantino e i fratelli Coen. Tarantino ha diretto film come "Le iene" (1992) e "Pulp Fiction" (1994), che hanno influenzato molti altri registi grazie alla loro struttura narrativa non lineare e alla loro capacità di creare personaggi indimenticabili. I fratelli Coen, invece, hanno creato film come "Fargo" (1996) e "Il grande Lebowski" (1998) che combinano il giallo con l'umorismo nero.


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